Ecco i nuovi Lea, in Gazzetta ufficiale. Per i minori autistici, diagnosi precoce, trattamenti personalizzati e altro ancora
I nuovi Lea sono in vigore: pubblicati in Gazzetta Ufficiale sabato, pongono fine a un’attesa durata 15 anni. E vanno ad aggiornare il sistema delle prestazioni assistenziali garantite dallo Stato ai suoi cittadini, a titolo gratuito o al costo del solo ticket. Perché i Lea, lo ricordiamo, sono i Livelli essenziali di assistenza e comprendono quindi quei servizi, quelle terapie, quei farmaci, quegli ausili ecc., che devono essere assicurati a tutti, senza che ciò comporti una spesa (se non minima) per chi ne usufruisce.
Trascuriamo qui tutto quanto i nuovi Lea prevedono: dall’aggiornamento del Nomenclatore tariffario al recepimento del Piano vaccinale, dalle cure palliative all’integrazione dell’elenco delle malattie rare e croniche. Qui, per noi, la grande novità è questa: l’autismo c’è. Diversamente dal testo del 1999, infatti, questo nomina, riconosce e tutela, in modo più o meno adeguato ed efficace, l’autismo. Solo quello dei “minori”, s’intende, perché poi si sa che a 18 anni l’autismo passa, come un raffreddore. Però il fatto che lo Stato si prenda la briga di assicurare alle famiglie diagnosi precoce, trattamenti personalizzati, prestazioni domiciliari, riabilitazione, peraltro “mediante l’impiego di metodi e strumenti basati sulle più avanzate evidenze scientifiche”, ci pare un buon passo avanti. Certo, fatta la legge – di solito – trovato l’inganno. Ovvero: bisognerà vedere se e come tutto questo si tradurrà in realtà. Ma intanto, questo articolo 25, lo pubblichiamo qui, perché ciascuno possa leggerlo e analizzarlo. E speriamo che lo leggano e lo commentino, soprattutto, le associazioni, che sono al fianco delle famiglie in questa complicata impresa del sostegno e dell’assistenza. Ci aspettiamo da loro un commento, per capire se si possa classificare questa tra le buone notizie, o se non si debba piuttosto liquidarla come l’ennesima occasione mancata.

Art. 25
Assistenza sociosanitaria ai minori con disturbi
in ambito neuropsichiatrico e del neurosviluppo
1. Nell'ambito dell'assistenza distrettuale, domiciliare e
territoriale ad accesso diretto, il Servizio sanitario nazionale
garantisce ai minori con disturbi in ambito neuropsichiatrico e del
neurosviluppo, la presa in carico multidisciplinare e lo svolgimento
di un programma terapeutico individualizzato differenziato per
intensita', complessita' e durata, che include le prestazioni, anche
domiciliari, mediche specialistiche, diagnostiche e terapeutiche,
psicologiche e psicoterapeutiche, e riabilitative, mediante l'impiego
di metodi e strumenti basati sulle piu' avanzate evidenze
scientifiche, necessarie e appropriate nei seguenti ambiti di
attivita':
a) individuazione precoce e proattiva del disturbo;
b) accoglienza;
c) valutazione diagnostica multidisciplinare;
d) definizione, attuazione e verifica del programma terapeutico e
abilitativo/riabilitativo personalizzato da parte dell'equipe
multiprofessionale, in collaborazione con la famiglia;
e) visite neuropsichiatriche;
f) prescrizione, somministrazione e monitoraggio di terapie
farmacologiche e dei dispositivi medici di cui agli articoli 11 e 17;
g) colloqui psicologico-clinici;
h) psicoterapia (individuale, di coppia, familiare, di gruppo);
i) colloqui di orientamento, training e sostegno alla famiglia
nella gestione dei sintomi e nell'uso dei dispositivi medici di cui
agli articoli 11 e 17;
j) abilitazione e riabilitazione estensiva o intensiva
(individuale e di gruppo) in relazione alla compromissione delle
funzioni sensoriali, motorie, cognitive, neurologiche e psichiche,
finalizzate allo sviluppo, al recupero e al mantenimento
dell'autonomia personale, sociale e lavorativa, mediante l'impiego di
metodi e strumenti basati sulle piu' avanzate evidenze scientifiche e
le Linee guida, ivi incluse le Linee guida dell'Istituto superiore di
sanita';
k) interventi psicoeducativi e di supporto alle autonomie e alle
attivita' della vita quotidiana;
l) attivita' di orientamento e formazione alla famiglia nella
gestione del programma terapeutico e abilitativo/riabilitativo
personalizzato del minore;
m) gruppi di sostegno per i familiari;
n) interventi sulla rete sociale, formale e informale;
o) consulenza specialistica e collaborazione con i reparti
ospedalieri e gli altri servizi distrettuali territoriali,
semiresidenziali e residenziali;
p) consulenza e collaborazione con i pediatri di libera scelta e
i medici di medicina generale;
q) collaborazione con le istituzioni scolastiche per
l'inserimento e l'integrazione nelle scuole di ogni ordine e grado,
in riferimento alle prestazioni previste dalla legge 104/1992 e
successive modificazioni e integrazioni;
r) adempimenti nell'ambito dei rapporti con l'Autorita'
giudiziaria minorile;
s) collaborazione ed integrazione con i servizi per le dipendenze
patologiche, con particolare riferimento ai minori con comorbidita';
t) progettazione coordinata e condivisa con i servizi per la
tutela della salute mentale del percorso di continuita' assistenziale
dei minori in vista del passaggio all'eta' adulta.
2. L'assistenza distrettuale ai minori con disturbi
neuropsichiatrici e del neurosviluppo e' integrata da interventi
sociali in relazione al bisogno socioassistenziale emerso dalla
valutazione.
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