Cari genitori, se dico: “fatevi vedere il cervello anche voi” mica vi offendo…Essere autistici non è vergognoso!
Speravo di non dovere parlare di autismo almeno per questo 2 aprile di Pasquetta, ma è impossibile. Una breve intervista registrata che è andata oggi in onda su Rai1 sta già sollevando indignazione e sarcasmo. Preannunciavo la sintesi del mio ultimo libro: “Io, figlio di mio figlio” , dicendo che mi sono “fatto vedere da uno bravo” e suggerivo agli altri genitori di fare lo stesso, magari per loro non vale la diagnosi di autismo, meglio contenti tutti! O magari invece si e quindi benvenuti altri “cervelli ribelli”, saremo di più e ci faremo sentire meglio. Invece ecco esplodere le brave famiglie che temono sia estesa la diversità del figlio anche ai padri o alle madri….
ECCO IL VIDEO DELLO SCANDALO!!!!
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Ci si ricade di nuovo, altro che chiacchiere, ancora c’è la paura e la vergogna della neurdiversità in famiglia. Ci si nasconde e si preferisce passare dalla parte dei santi ed eroi che si occupano di quel figlio “venuto per caso” o colpito dal vaccino crudele o frutto di nostre carenze affettive. Nulla di più di quanto già scritto e detto da me più volte:
IL MIO COMING OUT È PER DIRE CHE AUTISTICI SI NASCE, NULLA C’ENTRANO I VACCINI O LE MAMME FRIGOFERO
Il fattore scatenante dell’indignazione è mettere il rovello nei genitori di avere pure loro cervelli “diversi”. Tutto va bene meno che il sospetto che se lui è autistico potremmo esserlo un po’ pure noi. Non è un’eresia, una bestemmia, un abominio. E’ un’ipotesi, io me la sono posta come domanda e ho cercato risposte…Ho scritto un libro a testimonianza di questo. Volete metterlo all’indice? Bruciare le pagine che potrebbero spodestarvi della considerazione sociale che ama vederci come martiri votati al sacrificio? Fate quello che volete, io fonderò la città aperta dei “cervelli ribelli”, chi la pensa diversamente è libero di continuare a far parte delle comparse per il 2 aprile, da qui agli anni che verranno.
ECCO IL MIO “CERVELLO RIBELLE”
Ecco qualche dichiarazione fresca dell’ultima ora da Facebook:
- “Ho difficoltà a credere sia vero, se lo fosse, è da denunciare.
È evidente il signore in questione, non conosce la disabilità e l’effetto “Burnout” , che colpisce anche operatori gli addetti ai lavori. I caregiver famigliari hanno un’aspettativa di vita di circa 17 anni inferiore rispetto alla media. Ma tacciare le famiglie di essere Handicapatte /autistiche è un affermazione gravissima. Se si pensa, a farla è una professionista un giornalista scritto anche all’albo, è un atto irresponsabile.
Sapere quanti genitori lavorano con sacrificio, e rischiano di essere inficiati dei loro incarichi, con questa dichiarazione? probabilmente di un fuori di testa.
Urge uno bravo, qualcuno avverti la famiglia.”
- Che l’autismo abbia una componente genetica e anche forte lo credo. Dire quello che ha detto nicoletti è altro. Mia figlia è femmina per il mio cromosoma x, se avessi donato il cromosoma y sarebbe stata maschio. Ora io posso essere anche un po’ affemminato o femminile ma non sono femmina. Dire certe cose come verità assolute mi interrogano proprio perché dette da Gianluca se lo avesse dette Luigi Mazzone per me sarebbero state certe. Non si può andare in tv e dire una ipotesi personale falla passare per vera.
- Credo anch’io ma è una cosa forte dire su rai 1 “genitori fatevi controllare o fetevene una ragione” un colpo di mercato si ma anche un colpo basso. Pensa domani quanto credito perdiamo davanti agli altri, alle maestre, ai pediatri, ai terapisti, agli amici ecc.
- Leggo che le diagnosi adesso le fanno su FB , l’ultima Boutade di pasqua 2018: I genitori autistici che si riproducono, al contrario dei figli, che pare non possono farlo. Ne ho fin sopra i capelli di questi genitori che s’improvvisano politici, candidando persino i profili figli disabili. Chiedono spazi e gestiscono spazi e progetti, scrivono libri, fanno film, adesso si sostituiranno pure alla scienza.Fate i genitori se volete essere credibili, il nostro ruolo deve essere super parte, di controllo, verifica non si può essere controllati controllori, evitate i conflitti. Alcune categorie di disabili e politici, già ci giudicano incapaci e fuori controllo, evitiamo. Ci state danneggiando insieme ai vostri e ai nostri cari.
È come la storia dei teppautistici, ora ha questo nuovo slogan. È solo una questione di comunicazione e marketing.
Eh sì… Si vede che teppautistici ha fatto il suo tempo. Ora pretende l’outing collettivo! Qui siamo al delirio di onniscienza oramai…
A me non interessa il clamore fine a se stesso, ma che se ne parli si. Ho assistito abbastanza questa mattina al desolante spettacolo della celebrazione televisiva dell’autismo tenerone, piagnucoloso, rassegnato…Persino miracolistico in un programma del servizio pubblico Rai dove hanno ripreso forza le solite chiacchiere sulle uscite dall’autismo…Ma non è più roba di cui voglio occuparmi, già fatto e già visto…Ora inizia la fase “cervelli ribelli” inizia il lavoro comune di padri e figli assieme per conquistarsi spazi per vivere felici! Se la salute ci assiste….