Insegnante di sostegno aggredisce un alunno. Di formazione per gestire neurodiversi non se ne parla più?
Un maestro di sostegno, venerdì, in una scuola di Udine si è arrabbiato oltre misura con un bambino che evidentemente aveva dei problemi, pare fosse distratto durante la lezione, avesse difficoltà di interloquire con i compagni, non fosse ubbidiente. Questo comportamento fa parte comunque di quelli tipici di bambini con neurodiversità, motivo per cui la scuola ha per loro un’attenzione specifica. Al contrario il bambino che si comportava in maniera atipica ha mandato fuori di testa l’insegnante di sostegno, che dopo avergli messo le mani al collo, lo ha trascinato fino nel giardino. Nel tentativo di divincolarsi il bambino, sarebbe poi caduto sulle ginocchia provocandosi delle escoriazioni. Il dirigente scolastico è intervenuto, il bimbo portato in ospedale e per l’insegnante ci sarà un provvedimento disciplinare, o addirittura una condanna penale se i genitori decidessero di denunciarlo. Riferisco di questo episodio proprio per ricordare che il tema della specializzazione degli insegnanti di sostegno per i ragazzi con disabilità psichica e relazionale, dopo tanto parlare di autismo e inclusione, è però rimasto lettera morta. Chissà se, nel governo del cambiamento, qualcuno avrà modo di prendersi a cuore anche il problema che possano esistere cittadino con cervelli diversi ma uguali diritti. (LA STAMPA)
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