Buco Nero

Focolaio di morbillo a Bari, l’infezione parte da figlio no-vax

Un focolaio di morbillo è scoppiato a Bari, non siamo a rischio epidemia, ma sono stati coinvolti già otto bambini e potrebbero essercene altri. Inizia tutto da un bambino figlio di genitori no-vax.

Non è il trionfo del “ve l’avevamo detto!!!”, non è la vittoria di chi ha sempre difeso l’evidenza scientifica. E’ questa una sconfitta per tutti noi che non siamo riusciti a comunicare la ragionevolezza contro l’ignoranza e lo sciamanesimo di massa.  L’episodio di Bari deve essere un segnale concreto che possa richiamare alle sue responsabilità chi ha modo di influenzare scelte di massa. Mantenere il maggior consenso popolare non vale il rischio di compromettere la salute di bambini per motivi sciocchi e superstiziosi, come la paura che i vaccini possano farli diventare autistici.

Invece di invocare comitati di controllo dell’informazione scientifica, che diano spazio a ogni ciarlatano o scienziato alternativo, si abbia l’umiltà di riflettere su quanto una scelta demagogica danneggi il popolo invece che tutelare un suo bene primario come la salute.

(chi scrive la riflessione qui sotto linkata è naturalmente servo del potere e pagato da Big Pharma e varie multinazionali)

QUANDO L’IDEOLOGIA SI NUTRE DI ANTICHE PAURE…


Casi di morbillo in ospedale, infezione da figlio no-vax

Otto quelli finora accertati, un nono probabile. Il focolaio epidemico sarebbe scoppiato anche per via della tardiva applicazione dei protocolli previsti dalla legge:

Ci sarebbero otto casi di morbillo già accertati nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, un nono molto probabile e il rischio che possano essercene altri. E il contagio potrebbe essere stato innescato dal figlio di genitori ‘no-vax’. La notizia è pubblicata su “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Il focolaio epidemico – si legge nell’articolo – sarebbe scoppiato – a quanto pare – anche per via della tardiva applicazione dei protocolli previsti dalla legge: il «caso indice», quello da cui tutto è cominciato presso l’ospedale pediatrico «Giovanni XXIII» di Bari, non sarebbe stato segnalato per tempo alle autorità di igiene pubblica.

Una bambina di 10 anni, figlia di genitori anti-vaccinisti, potrebbe dunque aver innescato una catena di contagi. Che ha riguardato anche un bimbo di 11 mesi, ricoverato nello stesso reparto per otite e ora alle prese con una malattia molto grave. (fonte ANSA)


Nessun allarme epidemia in Puglia

Il parere  dell’Osservatorio epidemiologico regionale

«Non c’è nessun allarme epidemia di morbillo in Puglia. Basta il ricovero di un bambino, come accaduto in questo caso, per innescare una normale catena di contagio tra i non vaccinati perché il morbillo è una patologia altamente contagiosa». Lo ha spiegato Cinzia Germinario, responsabile dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Puglia, con riferimento agli otto casi di morbillo che sarebbero avvenuti da un contagio all’interno dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari da una bambina di 10 anni figlia di una coppia «No-vax».

«La situazione non è preoccupante – dice Germinario – ma comunque queste cose non dovrebbero accadere. I no-vax devono capire che portano malattie anche in ospedale a chi non ha coperture vaccinali e quindi non si ferma la catena di contagio».

«La Puglia, però, – assicura la responsabile dell’Osservatorio Epidemiologico – è un’isola felice, con soli 87 casi di morbillo dall’inizio del 2017 mentre nel resto d’Italia se ne sono registrati circa 4mila nel 2017 e oltre 2.500 nel 2018, anche con decessi». In Puglia la percentuale di popolazione fino ai 15 anni è dell’87% e arriva al 92% quella dei bambini fino ai 6 anni di età, tra le più alte del Paese. (fonte La Gazzetta del Mezzogiorno)


Burioni: Non vaccinare i propri figli credendo a superstizioni senza senso è un comportamento irresponsabile.

Naturalmente può accadere, e immancabilmente accade. Una bambina non vaccinata contro il morbillo ha contratto la

malattia e ha contagiato altre persone, tra le quali un bambino di 11 mesi TROPPO PICCOLO PER ESSERE VACCINATO, mettendolo in grave pericolo. Questa è l’ennesima dimostrazione di quanto siano

irresponsabili i genitori che, in nome di superstizioni senza senso, si rifiutano di vaccinare i figli esponendo a gravi rischi sia i loro figli, sia i figli degli altri.

Lascia molto perplessi l’affermazione contenuta nell’articolo linkato riguardo all’isolamento: i malati di morbillo sono infettivi anche nei due giorni che precedono l’insorgere dei sintomi, quindi è impossibile isolarli perché sono in quei due giorni apparentemente sani. L’unica difesa è il vaccino, che impedisce la circolazione del virus.

Non vaccinare i propri figli credendo a superstizioni senza senso è un comportamento irresponsabile. I genitori di questo bambino malato ora rischiano non solo le complicazioni immediate, ma anche l’insorgenza di una panencefalite letale che può arrivare 5-7 anni dopo l’infezone e la apparente perfetta guarigione. L’incidenza di questa panencefalite è intorno a 1 caso su 2000 infezioni da morbillo alle quali è seguita una apparente guarigione. Insomma, una spada di Damocle sulla testa di questa povera famiglia e non per colpa loro.

Non ritengo che dovrebbe essere consentito comportarsi in modo da causare questi effetti.

 (fonte Roberto Burioni medico)

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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