Cosa fare

Anche grazie a Totti a Roma un gruppo di genitori costruirà un “Casale per autistici”, ma solo per iniziativa privata e per la loro tenacia.

Una mamma ha vinto la sua battaglia e finalmente dopo anni vedrà realizzato “Casa Isa”  che potrebbe essere considerato il suo modello di “Casale delle arti” a Roma. Anna Benedetti è una madre coraggiosa e concreta, si è mossa contro tutto e contro tutti, ha un figlio autistico adulto di 36 anni, lei lavora duramente e ha sempre cercato di fare il possibile per assicurare al ragazzo una vita dignitosa. Non ha amici nella politica locale, tanto meno nelle grandi associazioni nazionali, a Roma tra l’altro servirebbe a ben poco…Si è consociata con altre sei famiglie nell’Associazione Risorse Autismo Onlus concentrandosi sul presente e sul dopo di noi dei rispettivi figlioli. Il suo fine era un progetto di residenzialità un “Casale famiglia” per intenderci. Ha inizato da zero, prima un terreno poi anni spesi nella trafila dei permessi e delle autorizzazioni. Un gruppo di genitori che invece di aspettare che altri si muovano o di imbarcarsi nella chiacchiera delle vestali dell’autismo convegnistico, si sono rimboccati le maniche e  ce l’hanno fatta da soli. Questo dichiarano con orgoglio nel loro sito:


 

Finalmente possiamo dire di aver raggiunto lo scopo iniziale, che corrisponde pienamente a quello sociale di ARA Onlus: con le nostre risorse finanziarie siamo stati in grado di acquistare l’immobile ed iniziarne la messa in sicurezza, garantendo un futuro all’idea di una Casa Famiglia, anzi di un Casale Famiglia, vicino alle residenze di ciascun ragazzo e in grado di soddisfare il loro bisogno di cure e di affetto per il resto della vita.
Per questo importante, anzi prioritario, obiettivo, confidiamo di altri sostegni che ci consentano di completare Casa Isa nel più breve tempo possibile, in accordo con le esigenze dei genitori, alla ricerca di quella serenità e fiducia perduta tanti anni fa, ma soprattutto in sintonia con i bisogni, le emozioni, e attese di una maggiore qualità della vita dei figli “speciali”.


Ci capitava spesso di incontrare Anna Benedetti nella pausa pranzo visto che frequentiamo la stessa zona della città, da almeno dieci anni la sentiamo parlare delle pastoie infinite in cui si stava dibattendo per arrivare a poter iniziare a gettare le fondamenta della sua “folle idea”. Ora ce l’ha fatta e può essere fiera di avercela fatta da sola con le poche persone che si sono stratet attorno al suo progetto.

Come leggiamo su “Repubblica” on line una settimana fa Anna, tifosa romanista sin da piccola,  a nome dell’  l’ARA è stata in visita a Trigoria per ringraziare la Roma per il sostegno e l’aiuto, non solo economico ma ancor prima umano, per la realizzazione di Casa Isa: un edificio di circa 300 mq, strutturato su due piani in due moduli separati che potranno ospitare sei persone al piano terra e quattro al primo piano. All’iniziativa di solidarietà erano presenti oltre allo stesso Totti, anche Mauro Baldissoni, dg del club e Morgan De Sanctis, ex calciatore italiano, di ruolo portiere. A sostegno dell’associazione anche la cantante Alessandra Amoroso e la Chiesa evangelica Valdese di Roma.  

La storia di “Casa Isa” dovrà diventare probabilmente una “Case history” anche per noi, che forse sarebbe il caso che iniziassimo a convogliare i nostri sforzi verso obiettivi concreti ponendoci la domanda di quanto ancora sia opportuno combattere contro i mulini a vento per ottenere spazi vuoti dove organizzare la vita dei nostri figli. Ritorniamo all’idea che se i genitori di autistici vorranno alleviare l’angoscia sul futuro dei figli che prima o poi coglierà tutti, forse è il caso che inizino a mettersi insieme in piccoli nuclei omogenei di persone che abbiano il loro stesso problema, mettano in comune forze e risorse e inizino a costruire.

La politica dopo essersi fatta bella sul tema dell’autismo ora si avvia sempre più ad essere latitante su un tema che non offre spazi di demagogia, abbattere case abusive crea più consenso che affidare quelle inutilizzate a iniziative sociali. L’associazionismo di respiro nazionale,  almeno nella capitale d’Italia, sembra oramai più dedito a organizzare  tavole rotonde sul sesso degli angeli. che ai temi della concretezza. (naturalmente è una metafora e non deve essere attribuita al convegno sulla sessualità degli Asperger in corso in questi giorni)   A proposito di spazi pubblici da dedicare agli autistici, aspettiamo veramente con piacere e curiosità di vedere realizzato il progetto che partorirà  l’ ANGSA Lazio nella grande villa sequestrata ai Casamonica che le è stata assegnata oltre un anno fa.

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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