Buco Nero

Assolto l’assistente che accompagnò Daniele Potenzoni nella metro di Roma

La scomparsa nel nulla di Daniele Potenzoni non ha colpevoli se non il fato beffardo che  la mattina del 10 giugno 2015 alla fermata metro di Termini a Roma fece perdere il giovane autistico milanese “perduto” mai più ritrovato, nonostante le ricerche estese da Roma a tutta Italia..  Massimiliano Sfondrini, l’accompagnatore di Daniele Potenzoni è stato assolto dall’accusa di abbandono di incapace. Il pubblico ministero aveva chiesto per Sfondrini la condanna a un anno e 8 mesi.


Caso Potenzoni, assolto l’infermiere che si «perse» il disabile nel metrò

Il giovane autistico sparì nel metrò a Termini nel 2015. Riconosciuta l’assenza di dolo. Il pm aveva chiesto 20 mesi di carcere. Il padre: «Uno schiaffo a tutti i ragazzi disabili d’Italia»


Quel giorno maledetto Daniele insieme al suo gruppo di “colleghi” e operatori era diretto in Vaticano, per partecipare all’udienza papale. Al momento di salire sulla metropolitana, Daniele a sorpresa è rimasto sulla banchina piena di gente e poi si è allontanato come fu rilevato dalle videocamere di sorveglianza. Dopo l’allarme scattarono le ricerche. Ma fu tutto invano. All’imputato erano state contestate tre circostanze: avere scelto di prendere il metrò nonostante l’agitazione sindacale, aver ritardato molte ore nel presentare la denuncia di scomparsa (formalizzata solo alle sette di sera) e aver fatto confusione sui vestiti indossati dal paziente. I familiari di Daniele sono disperati: l’assistente conosceva bene Daniele perché lo seguiva personalmente al centro diurno di Melegnano e sapeva perfettamente che una situazione del genere poteva essere problematica per lui.

Scrive Luca il fratello di Daniele sulla sua pagina Facebook: “ Oggi per me è morta la legge  italiana. Quattro anni di battaglia per vedere poi assolto il responsabile sollevato dalla sua evidente colpa! Sono nauseato, ci hanno negato anche il piccolo “sollievo” di una giustizia che non c’è, non esiste! W l’italia, il bel paese dove puoi rubare uccidere perdere i figli degli altri che tanto non ti condanna nessuno! che schifo!»



Non si discutono le sentenze della Magistratura e non si fanno processi sommari, questa premessa è necessaria per non accendere polemiche su aspetti processuali e giudiziari. Resta di fatto l’amarezza per chiunque abbia in carico un figlio autistico su quella conclusione che non può che bruciare nella parte indicibile dei nostri più riposti pensieri.

La sintesi dell’assoluzione di chi aveva in carico la responsabilità di una persona autistica adulta è: “non l’ha fatto apposta”. (compreso il ritardo nel dare l’allarme..?). Significa che la sua responsabilità sarebbe venuta a meno solo se deliberatamente avesse abbandonato Daniele Potenzoni al suo desino di essere umano non autosufficiente.

Esclusa questa circostanza sembra di capire che la conclusione sia che ci sta che un autistico possa perdersi, soprattutto se è adulto sembrerebbe che alla fine abbia lui stesso un margine possibile di potere decisionale sul far perdere e sue tracce. Uno dei tanti casi da “Chi l’ha visto” insomma, la storia di una persona adulta che decide di tagliare i ponti con tutti e scomparire.

Viene da chiedersi allora su chi potremo ora contare per gestire i nostri figlioli, che sicuramente potrebbero perdersi per strada se non sufficientemente presidiati, In quel caso però nessuno potrebbe farsene carico…”Era autistico e si è perso, fine, che volete?” E’ un preoccupante precedente se lo vogliamo considerare come uno scarico di responsabilità professionale, significa che non viene riconosciuto un necessario livello di formazione che permetta di assumersi consapevolmente la tutela di persone come Daniele.

Capiamo lo smarrimento della famiglia Potenzoni,  si ritrova senza un figlio e senza che a nessuno sia imputabile il fatto che si sia perso nella metropolitana di Roma. Viene da chiedersi dopo questa sentenza quale strumento giuridico potrebbe vincolare a una seria presa in carico di un autistico adulto da parte di chi per mestiere di queste persone si occupa.

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

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