Botte e insulti nel centro per autistici a Bari: 4 educatrici arrestate…E ancora parliamo di vaccini e diete!
A Bari hanno arrestato quattro educatrici di un centro per autistici. Le telecamere nascoste dai Carabinieri rivelano il repertorio di ottusa viuolenza a cui siamo abituati ogni volta che un magistrato va a fondo con un’indagine, dopo che un genitore ha il coraggio di denunciare quelli che sono i suoi sospetti, su come venga trattato il figlio nel centro che dovrebbe occuparsi della sua migliore vita possibile. L’ambiente, anche in questo caso, è apparentemente accogliente e luminoso, la pagina dell’Istituto S. Agostino di Noicattaro farebbe pensare a un centro d’eccellenza, convenzionato con la Sanità Pubblica. Gli operatori in camice bianco sembrano essere le persone più adatte a gestire soggetti autistici, ma quello che è documentato dalle telecamere sono atti inauditi di gratuita violenza e assoluta incapacità di essere professionalmente formati a un lavoro così delicato.
Abbiamo riportato negli ultimi anni decine di casi simili e abbiamo sempre sostenuto che in Italia la gestione delle persone con autismo è affidata nella maggior parte dei casi a chi interpreta questa attività come un business da gestire con i criteri del massimo profitto con la minore spesa possibile. Ecco che il personale è raccattato dove capita, non esiste l’idea di una formazione “evidence based”, non esiste nemmeno una cultura istituzionale sulla migliore maniera per affrontare un progetto realmente abilitativo e inclusivo di questi ragazzi.
Volevate un altro esempio di quelle che chiamo “Discariche per la raccolta differenziata di umani non considerati utili alla società” ecco guardatevi bene queste immagini, a me sembra di conoscerle a memoria, sempre gli stessi gesti, sempre le stesse intemperanze ogni volta che la magistratura sceglie di andare a fondo.
Vorrei che i genitori che leggono facessero una riflessione su quanto sia stolto e inutile continuare a perder il nostro tempo e le nostre energie sui gruppi Facebook a discutere di vaccini di diete e di altri miracolosi interventi della “medicina non ufficiale”. Continuiamo pure a giocare con i palloncini blu, con le foto tenerone, con i cuoricini delle mamme e dei papà eccezionali. Quando noi non ce la faremo più a giocare ai perfetti genitori votati al perenne accudimento i nostri figli entreranno in un tritacarne di questo tipo. Alternative non ce ne sono se non sporadici e minimi esempi, costruiti sempre sull’iniziativa personale e privata.
Nella pagina web del centro S.Agostino si legge:
I percorsi terapeutici sono strutturati compendiando le più avanzate metodologie di approccio all’autismo (intervento ABA, con sessioni di lavoro basate sull’apprendimento operante, strategie TEACCH, Pivotal Response Training, Task Analysis, Denver Model, Comunicazione Aumentativa e Alternativa), dalle quali sono assunti i tratti che l’esperienza ha indicato come maggiormente efficaci ai fini abilitativi, in sintonia con quanto previsto dalle linee guida.
Spero che il Ministero della Salute in convenzione con il centro verifichi quanto prima come concili questa dichiarazione d’intenti lodevole con la realtà di operatori inadeguati a tale punto.
Continuiamo a sperare che dall’Istituto Superiore di Sanità dove si lavora alla nuova “linea guida” esca fuori qualcosa di veramente rivoluzionario rispetto a queste sabbie mobili di chiacchiere buoni propositi e ipocrite dichiarazioni d’intenti in cui stiamo tutti lentamente affogando. (GN)
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Bimbi autistici maltrattati: circa 100 episodi documentati Indagine partita da denuncia di dipendente del centro. Sono circa cento gli episodi di maltrattamenti e vessazioni documentati dai carabinieri con riprese audio e video nel centro di riabilitazione per minori autistici di Noicattaro. L’indagine, che ha portato all’arresto di quattro maestre, e’ stata avviata lo scorso ottobre in seguito alle rivelazioni di una dipendente del centro che ha riferito ai carabinieri di avere assistito a comportamenti violenti e vessatori da parte di alcune educatrici nei confronti dei piccoli pazienti. Secondo il suo racconto, questo tipo di comportamenti durava almeno dal 2016. A quanto si e’ appreso, oltre alle quattro educatrici arrestate, altre due maestre sarebbero indagate. Sono stati documentati numerosi episodi nei quali le educatrici si rivolgevano con minacce, insulti e violenze fisiche nei confronti di nove minori, di eta’ compresa tra i 7 e i 15 anni, tutti affetti da gravi forme di autismo e pertanto non in grado di comunicare le violenze subite. L’indagine e’ coordinata dal pm Michele Ruggero che si e’ avvalso anche della consulenza tecnica di uno psichiatra. L’ordinanza di custodia cautelare e’ stata firmata dal gip Giovanni Abbattista.
L’Istituto Sant’Agostino’ di Noicattaro, nel barese, è convenzionato con il Servizio sanitario nazionale. Secondo il quadro accusatorio le maestre, tra i 28 e i 42 anni, che si occupano di percorsi educativi e riabilitativi di minori affetti da autismo e altre disabilità mentali, avrebbero colpito i ragazzi con schiaffi e pizzicotti. Il tutto è stato documentato dalle immagini delle telecamere, grazie anche alla denuncia di una dipendente del Centro che ha riferito ai carabinieri di aver assistito, dal 2016, a comportamenti violenti e vessatori da parte di alcune educatrici nei confronti dei pazienti.
Dai video emergono scene agghiaccianti con ceffoni e calci su inermi ragazzini che non possono neanche reagire.I militari hanno così iniziato ad indagare e hanno verificato, anche grazie alle intercettazioni, l’esistenza di almeno un centinaio di episodi di maltrattamenti. Le vittime sono tutte affette da una grave forma di autismo, e quindi non sono mai state in grado di parlare e di riferire le violenze subite.Al termine delle attività investigative, la Procura della Repubblica di Bari, avvalendosi anche di una consulenza tecnica da parte di un esperto in psichiatria, rilevando l’estrema dannosità dei gesti anche con riferimento alle gravi patologie di cui le vittime soffrono, ha richiesto e ottenuto dal Gip del tribunale di Bari le misure cautelari degli arresti domiciliari che sono state eseguite dai militari.