A scuola con Salim si vince la paura dell’autismo e si fa vera inclusione
“Vedevo negli occhi delle persone la paura. Una mamma una volta disse che Salim faceva troppo rumore e che sua figlia, per questo, non veniva volentieri a scuola. Col tempo però abbiamo assistito ad una vera evoluzione: un cambiamento non immediato, perché le persone alle volte sono molto dure, ma che ha dimostrato come si possa cambiare se crediamo nell’unione. In questo, devo ringraziare anche le mie colleghe Ilaria Giachi, Sara Sottani e Silvia Carnasciali.”
Anna Torchia maestra di Salim
Si può avere paura di un bambino dotato di super poteri? Un bambino che, ad esempio, se gli dici la tua data di nascita sa con precisione a quale giorno della settimana corrisponde? E che oltre a queste alte competenze di matematica possiede, addirittura, l’orecchio assoluto? Un bambino così, all’interno di una classe scolastica, dovrebbe essere un valore aggiunto, un colpo di fortuna, un diamante nella polvere. Purtroppo, invece, tanti alunni del genere paradossalmente fanno paura ai compagni e soprattutto ai loro genitori.
Magari perché ogni tanto hanno atteggiamenti strani, emettono gridolini, schiocchi di lingua, oppure battono le mani, sfarfallano con le dita, si dondolano avanti e dietro, sono scoordinati nei loro movimenti e si avvicinano troppo alle persone o le travolgono perché non sanno calibrare bene le forze e definire le misure nello spazio.. E poi se gli parli non ti guardano negli occhi, ti ignorano certo ma ti ascoltano perché ci sentono molto bene. Fortunatamente la scuola italiana ogni tanto fa un miracolo e così si realizzano felici connubi, fantastiche alchimie, storie intense, sane e virtuose. Come quella di Salim Piras e delle sue maestre Anna Torchia, Ilaria Giachi, Sara Sottani e Silvia Carnasciali.
Salim, mamma di origine marocchina e papà sardo, è uno studente (attualmente delle medie) con il disturbo dello spettro autistico ad alta funzionalità e competenze elevatissime. E’ anche il protagonista di un libro “A scuola con Salim – La storia vera di un bambino con autismo” di Anna Torchia e Ilaria Giachi (Edizioni Erickson). Il libro sarà presentato venerdì 31 maggio alle ore 18.00 alla Libreria UBIK di Monterotondo (Roma). Ci saranno anche Anna Torchia e Ilaria Giachi ovviamente con Salim che a Monterotondo è già una piccola celebrità anche perché nei dintorni ci abita pure sua zia Elena Piras, grande amica degli autistici e fondatrice di Petra & Piras Tour – ASD Vela Sport.
Intanto qualche notizia in più sul libro che verrà presentato. Prima di tutto non è una fiction ma un’esperienza di vita vissuta. Racconta di successi e difficoltà, entusiasmi e frustrazioni, gli alti e bassi dei cinque anni di scuola primaria di Salim e dei suoi compagni di classe, delle sue maestre e dei genitori.
Un libro corale fatto di tante voci differenti ma dove il risultato è un grande lavoro di équipe, di crescita e cura reciproca. Un volume che non può mancare nella libreria di chi si misura quotidianamente tra i banchi di scuola e a casa con l’autismo. Ma che deve essere letto anche da chi vuole approcciarsi alla materia e in generale dovrebbe essere letto da tutti affinché cresca la cultura dell’autismo, sui problemi che ancora ci sono nell’inclusione scolastica e nella completa realizzazione della scuola per tutti.