James Parkinson a 270 anni dalla nascita

Quest’anno si festeggiano i 270 anni dalla nascita di James Parkinson, medico il cui nome è legato ad una malattia con una prevalenza di circa 1% nella popolazione sopra i 60 anni e con una maggiore frequenza nei maschi. James Parkinson nacque l’11 aprile 1755. Suo padre era un medico di famiglia molto noto a Hoxton, cittadina che, fino al 1889, è stata parte della contea del Middlesex e attualmente è un quartiere di Londra. Durante la sua formazione a fianco di suo padre, James Parkinson sposò Mary Dale (1757-1838) dalla quale ebbe sette figli, tre dei quali morirono in tenere età.

Non si sa molto riguardo i suoi studi eccetto che frequentò il London Hospital per 6 mesi per poi fare pratica con il padre per altri 6 anni ottenendo la qualifica di chirurgo nel 1784, quando aveva 29 anni. L’anno successivo assistette a una serie di lezioni tenute dal celebre chirurgo e anatomista John Hunter nella sua casa di Leicester Square. Dagli appunti presi, James Parkinson trasse un libro dal titolo “Hunterian Reminiscences”. Tuttavia, più che le conoscenze chirurgiche e anatomiche di Hunter, James Parkinson rimase affascinato dal suo grande entusiasmo per la geologia e dalla sua collezione di fossili, che innescò in lui un’uguale passione che occupò un posto di rilievo nell’ultima parte della sua polimorfa carriera.

Influenzato dai tumulti politici e sociali della Rivoluzione francese, divenne un convinto sostenitore dei diseredati e un aperto critico del governo del Primo Ministro William Pitt il Giovane. Parkinson combatté duramente per una giusta rappresentazione della gente nella Camera dei Comuni, per l’istituzione di parlamenti annuali e per il suffragio universale. Dal 1793 al 1795, divenne un prolifico scrittore di libelli, con lo pseudonimo di Old Hubert, con i quali prese le difese della povera gente di Londra. Questi scritti politici e sociali, se da un lato lo resero molto popolare, dall’altro attirarono le ire dei funzionari governativi con inevitabili conseguenze sulla sua carriera.

All’inizio del XIX secolo, Parkinson si allontanò dalla sua tempestosa carriera politica per concentrarsi su argomenti medici e sociali. Il benessere dei cittadini, particolarmente quelli con scarse possibilità economiche, rappresentò la sua principale preoccupazione. Cominciò così a scrivere degli opuscoli che davano delle informazioni generali sulle misure volte a preservare la salute individuale e sociale.

Nel 1777 la Royal Human Society assegnò a James Parkinson una Medaglia d’argento per la rianimazione di un uomo che si era impiccato. In diverse occasioni, durante la sua carriera medica, Parkinson dovette ricorrere al “metodo di rianimazione”, sviluppato dalla Royal Human Society, che includeva la somministrazione di elettricità in caso di morte apparente per annegamento o soffocamento. Come primi segni dell’interesse di Parkinson per la scienza generale e i fenomeni naturali, si può notare la sua descrizione dettagliata dell’effetto dei fulmini sul corpo umano pubblicata nel 1789 nelle Memoirs of the Medical Society of London e il suo Chemical Pocket-Book che apparve per la prima volta nel 1800. Con quest’ultimo testo, che ebbe diverse edizioni tra il 1800 e il 1809, Parkinson sperava di trasmettere al profano un’idea generale e corretta dei principali concetti della scienza chimica che si stavano sviluppando in quel periodo in Francia e Inghilterra.

Come aveva fatto precedentemente con suo padre, James Parkinson collaborò con il figlio, anche lui medico. Quando scoppiò il tifo, i Parkinson convinsero il Consiglio di Amministrazione della Parrocchia di S. Leonardo a Hoxton a costruire un edificio con reparti separati per la febbre in modo da prevenire la diffusione dell’epidemia, cosa che avvenne. Nel 1824, James Parkinson riassunse la sua opinione su questo tema in un articolo pubblicato sul London Medical Repository, che rappresentò la sua ultima pubblicazione.

Oltre ai pazienti con disturbi somatici, James Parkinson si prendeva cura anche di individui affetti da malattie mentali. Negli ultimi 30 anni, era stato medico ospite di Holly House, uno dei tre manicomi privati ​​di Hoxton. Nel 1811, Parkinson scrisse un trattato in risposta all’accusa di aver internato la signora Mary Daintree a Holly House esclusivamente sulla base delle lamentele dei parenti e non in base alle proprie osservazioni. Questo opuscolo fornisce interessanti commenti riguardo le leggi sull’internamento applicate all’epoca, ne sottolinea le debolezze e suggerisce modi per porvi rimedio, ma l’incidente non fu privo di conseguenze sulla reputazione di Parkinson come medico di manicomio.

Nel 1817 pubblicò “Saggio sulla paralisi agitante”, lavoro scientifico su sei casi caratterizzati da tremore a riposo, rigidità e particolare andatura. Nel 1872, in una conferenza Jean-Martin Charcot aggiunse la bradicinesia ai sintomi e coniò l’eponimo di “morbo di Parkinson”.

Paradossalmente la sua fama non gli venne dalla medicina ma dalla paleontologia, che allora si chiamava orittologia, dal greco oryktos (dissotterrato), che comprendeva lo studio di fossili, minerali e rocce. Parkinson, come molti medici del XVIII secolo, era un collezionista di fossili, minerali e conchiglie.

Nel 1804, dopo circa vent’anni di collezionismo di fossili, pubblicò Organic Remains of a Former World, più di 1100 pagine con 42 tavole contenenti 700 figure, quasi tutte tratte da esemplari della sua collezione personale, che divenne il testo di riferimento per la paleontologia in Inghilterra.

Nel 1807, insieme con 12 altri scienziati, inclusi quattro medici, fondò la Geological Society di Londra, che è la più antica società geologica nel mondo. Fu anche un membro fondatore della Società Medica e Chirurgica di Londra con Edward Jenner, noto per l’introduzione del vaccino contro il vaiolo. Nel giorno del suo 68° compleanno, James Parkinson fu la prima persona a ricevere la medaglia d’oro onoraria del Royal College of Surgeons in riconoscimento del “suo utile lavoro per la promozione della conoscenza naturale”. Morì l’anno dopo, il 21 dicembre 1824.

Gabriella La Rovere