IN-book, ecco la prima pillola di autismo firmata Erickson
Cosa sono gli IN-Book? Come si usano? E in che modo possono essere utili ai #teppautistici, a scuola e non solo? Ce lo piega la prima “Pillola di autismo” che ci regala il centro studi Erickson, alle prese con la preparazione del prossimo convegno Autismi 2016. Risposte per il presente, sfide per il futuro”, in programma a Rimini per il 14 e 15 ottobre. Una data ancora lontana, ma non è mai troppo presto – e nemmeno troppo tardi – per mettersi a studiare. Per questo il centro studi ha deciso di pubblicare, periodicamente, piccoli approfondimenti tematici – “pillole”, appunto – che hanno lo scopo di “promuovere la conoscenza dei disturbi dello spettro autistico e rispondere alle domande di famiglie, insegnanti ed educatori che hanno in carico una persona con autismo”.
Il primo approfondimento è dedicato agli IN-book, appunto. Si tratta di libri illustrati con testo integralmente scritto in simboli, nati da un’esperienza italiana di Comunicazione aumentativa e alternativa (Caa), con il contributo di genitori, insegnanti e operatori. “Gli IN-book – spiega il centro studi – sono particolarmente utili per i bambini che hanno difficoltà, soprattutto prassiche o di inseguimento di sguardo, così come nei bambini con un disturbo dello spettro autistico. Non solo, però. Le caratteristiche delle storie, la presenza dei simboli e l’indicazione che ne viene fatta nel corso della lettura sono elementi che sostengono l’attenzione condivisa, rendendo gli IN-book patrimonio di tutti i bambini e non solo di quelli con disabilità della comunicazione”. L’approfondimento si può scaricare gratuitamente dal sito dedicato: basta fronire nome, cognome e un indirizzo e-mail.