Pensare Ribelle

Orgoglio autistico: il viaggio di Dmitri verso la libertà

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Un ragazzo Asperger mi invia una lettera e mi fa capire che gradirebbe molto che io la pubblicassi sul nostro sito. Resto colpita dalla sua gentilezza nel presentarsi ma anche dalla sua risolutezza. E LA PUBBLICO. Ovviamente il lungo racconto di Dmitri l’ho dovuto un pochino limare. Ma è interessante leggerlo perché fa capire tante cose sul mondo dell’autismo in generale sebbene lui sia ad altissimo funzionamento. Una grande forza di volontà, di autodeterminazione, di affermazione, di identità, di voglia di far parte della società traspare da ogni sua parola. E’ la storia di un ragazzo che con caparbietà coltiva le sue passioni, superando gli ostacoli e le difficoltà, perseguendo gli obiettivi che si è prefissato. Leggendo la storia di Dmitri che a 18 anni riesce a coronare il suo sogno e cioè fare un viaggio da solo a Barcellona per frequentare un corso intensivo di spagnolo non possiamo che rimanere rapiti dal coraggio e dalla sua personalità. Dmitri è un tipo tosto e sicuramente troverà il lavoro che vorrebbe fare nel settore turistico ma è anche un fulgido esempio di quello che potremmo chiamare “Orgoglio Autistico o Asperger che sia”.  Ce ne sono tanti altri  e   speriamo che si facciano avanti  anche loro.


Mi chiamo Dmitri, ho 18 anni e frequento il 4º superiore. Sono nato in Russia nel 1997 e nel 2005 mi sono trasferito qui in Italia e da allora vivo a Roma. Le scuole le ho fatto tutte qua perchè quando mi sono trasferito ho iniziato qui la prima elementare.

Sono un amante della lingua spagnola ed ecco com’è nata questa mia passione. Avevo iniziato a studiare spagnolo dal 2010 in prima media, all’inizio non mi piaceva ma nel 2013, al termine della terza media, avevo notato che in spagnolo avevo bei voti e così ho scoperto di avere talento per la lingua. Alle superiori mi hanno messo in una classe dove si faceva francese e visto che non studiavo più spagnolo a scuola, lo studiavo a casa per conto mio e così è stato fino all’anno scorso. Ma da quest’anno ho deciso di cambiare classe dove appunto si studia spagnolo, per il francese non avevo tutto questo talento  e poi in quella classe non mi trovavo bene perchè venivo discriminato.

Oltre ad avere la passione per lo spagnolo, ho anche la passione per Barcellona, a tal punto che la chiamo “La città dei miei sogni” ed ecco com’è nata questa passione. Agli inizi del 2014 stavo a casa a navigare su facebook e stavo vedendo le foto di una ragazza di nome Ambra e all’improvviso ho visto un album che si chiama appunto Barcellona. Questo album mi aveva un po’ incuriosito e così l’ho avevo aperto. Guardando le foto avevo visto che con lei c’era un’altra ragazza che si chiamava Susanna e poi avevo visto certe foto fantastiche! Le foto che mi avevano colpito di più erano quelle dove loro stavano ballando sulla sabbia. Dopo qualche giorno io e Ambra ci siamo visti ed io le ho chiesto delle foto e della festa in spiaggia e lei mi ha detto che sono andate a Barcellona nel 2011 per il 18º compleanno di Susanna e che quella era una festa barcellonese alla quale lei e Susanna avevano deciso di andare. Il giorno dopo avevo fatto una ricerca su quella festa e avevo scoperto che si chiamava “Fiesta de San Juan” o “Noche de San Juan” (in catalano “Festa de Sant Joan” o “Nit de Sant Joan”) e si celebrava la notte tra il 23 e il 24 di giugno per festeggiare il solstizio d’estate e non solo si ballava sulla sabbia, ma si accendevano anche i falò e si sparavano fuochi d’artificio. Tutto questo non solo in spiaggia ma anche un po’ per tutta la città dove si fanno le danze e si sparano fuochi d’artitificio. Dopo mi sono detto che questa è la festa più fica del mondo! É così da quei momenti ha avuto origine la passione per Barcellona e poi da quei momenti l’ho cominciata a chiamare “La città dei miei sogni”.

Da quando ho avuto questa passione ho cominciato ad ascoltare le canzoni in catalano e ho salvato le foto di Ambra e Susanna sul mio cellulare che qualche volta guardavo e, soprattutto, ho cominciato a studiare spagnolo più intensivamente.

Poi, volevo, quando sarei diventato diciottenne, andare a Barcellona ed ero impaziente ad attendere l’occasione, ma l’occasione è arrivata  prima. A giugno del 2015 stavo a casa navigando su facebook e all’improvviso mi è arrivata una richiesta di amicizia da parte di Josè Devesa Garcìa e come immagine del profilo aveva una scritta che diceva “Corsi di Spagnolo”. Io mi sono detto che era meglio accettare e così ho fatto. Dopo qualche giorno mi arriva un messaggio proprio da quel Josè Devesa che mi parlava dei corsi di spagnolo che avevano sede proprio a Barcellona.

8c1a6424-309e-4be6-9e97-840a02b233b5-2Così mi sono informato su quei corsi e ho deciso di frequentarli. Prima volevo andare lì per un anno, ma poi consultandomi con la mia famiglia ho deciso di andare lì per 20 giorni d’estate e a metà maggio 2016 mi sono iscritto ad un loro corso estivo super intensivo di spagnolo prendendo anche i biglietti di andata e ritorno per la mia città dei sogni.

Sono andato a Barcellona le ultime due settimane di luglio. Sono partito dal aeroporto di Fiumicino il 16 luglio e sono andato lì con Ryanair. Arrivato nella mia città dei sogni, sistemandomi in un ostello, sono andato a mangiare i tapas, un piatto tipico spagnolo. Subito dai primi giorni ho cominciato a visitarla e dopo qualche giorno dal mio arrivo ho iniziato il corso. L’insegnante era proprio Josè Devesa quello che mi aveva dato tutte le informazioni, è un insegnante molto bravo e, soprattutto, molto! Sempre prima ed anche dopo il corso me ne andavo in giro a visitare la mia città dei sogni e devo dire che ho visitato quasi tutto tranne qualche cosa fra cui la festa di San Juan perchè, appunto, non ero nel periodo come, invece, lo erano Ambra e Susanna.

Le cose più importanti che ho visitato sono La Sagrada Familia, Parco Güell e La Pedrera e poi un giorno ho fatto pure un giro su una Ferrari e sulla Ferrari mi sono fatto fare un video che tuttora! Oltre ad andare in giro di giorno, andavo in giro anche la sera e passavo davanti alle discoteche senza entrarci perchè da solo non mi conveniva, però devo dire che Barcellona è bella anche la sera, soprattutto quando si accende la fontana magica di Montjüic.

Un giorno sono andato a vederla e devo dire che mi ha stupito moltissimo e una sera ho fatto anche il bagno notturno, cosa che non facevo da anni. Oltre a visitare la città qualche volta entravo nei ristoranti dove mangiavo i tapas e una volta ho assaggiato anche la crema catalana che è deliziosissima! Ho notato che a Barcellona molti vanno in bici e che è dotata di piste ciclabili sparse per tutta la città che partivano dalle varie periferie e arrivavano in centro cosa che a Roma, ma anche in altre città italiane non esiste. Un giorno ho deciso di noleggiarne una anch’io. Sapete che gli ultimi giorni mi sentivo un barcellonese e non mi andava proprio di ritornare e poi volevo continuare a praticare il mio spagnolo perchè ne ho veramente bisogno e se non lo imparerò non avrò mai un lavoro nel settore turistico. Quando il corso è finito ho dovuto sostenere un esame finale che è terminato con una valutazione 70/100. Il giorno dopo l’esame ho partecipato ad un loro interscambio linguistico, un’attività organizzata da loro ogni fine mese e anche questa è estata un’altra bellissima esperienza! Io, siccome studiavo spagnolo, parlavo in spagnolo, ma alla fine ho parlato in italiano con alcuni italiani residenti lì e ho scoperto che lì non così difficile trovare lavoro e questo mi ha dato qualche speranza per il futuro. Il certificato me lo ha consegnato sempre Josè il 1 agosto 2016 e dopo ci siamo salutati perchè il giorno dopo, 2 agosto 2016, dovevo ritornare a Roma. Qui finisce la mia vacanza-studio in Spagna e vorrei tanto rifarne un’altra e sono sicuro che arriverà un’altra occasione! Devo dire che tutt’oggi qualche volta do una sbirciata alle foto di Ambra e Susanna e penso: se non avessi mai visto le loro foto, tutto questo non sarebbe accaduto!

 

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