Un aiuto per scappare dalla paura. L'appello della mamma di Franco, autistico di Teramo
Seguimmo la storia di Franco, ragazzo autistico di 19 anni di Villa Ripa in provincia di Teramo, dopo le forti scosse dell’ottobre scorso. La mamma Sabrina aveva chiesto di avere un piccolo prefabbricato di legno da poter montare vicino alla loro casa, giusto per riuscire a far dormire più sereno suo figlio. La casetta arrivò grazie alla generosità di una cooperativa di Treviso. Purtroppo però non è stato concesso uno spazio dove poterla posizionare in maniera stabile: è in un parcheggio nel quale in questi giorni non si riesce ad arrivare per la troppa neve. Sabrina non vuole recriminare, non è il momento, ma mercoledì la scossa l’ha sentita forte, la casa ha oscillato e Franco non è voluto stare sotto l’architrave a proteggersi. Chiede quindi un aiuto per trovare un appartamento da affittare sulla costa teramana. Non vuole regali, pagherebbe un regolare contratto per tornare a respirare insieme a suo marito, ai figli Franco e Alessandra e all’inseparabile labrador Ronnie.
“Eravamo al piano di sopra, rifacevo i letti mentre Franco stava al computer perchè era tornata la corrente che in questi giorni è mancata spesso. E’ volato tutto, la casa è sembrata piegarsi. Ho provato a seguire le indicazioni di sicurezza: ho preso Franco e l’ho portato sotto l’architrave, ma non è voluto stare. E’ troppo tempo che per la neve siamo chiusi, senza uscire: le strade per arrivare al suo centro sono inagibili, non sta capendo più nulla, è agitatissimo. Ed anche io ho troppa paura.”
Sabrina come tutti gli abitanti delle zone colpite dal maltempo e dal terremoto, è stanca, ma sa che non può permetterselo perchè deve avere la forza da dare a suo figlio autistico Franco. “Siamo stati senza acqua e senza luce, speravo che almeno il terremoto ci risparmiasse. La scossa è stata più forte di ottobre, sappiamo che la faglia è qui vicino e siamo circondati dalla neve, cercherei di prepararmi alla fuga, ma con Franco ho avuto la prova che è troppo difficile. Io sono spesso sola in casa con lui, non ce la faccio a spostarlo di peso e lui non si muove quando glielo chiedo. Dopo il terrore di ottobre pensavo che potevamo resistere, ma prevedono altre scosse ed io voglio andare via.”
La famiglia di Sabrina ora è ospite di alcuni parenti a Giulianova, ma solo per poco: Franco ha le sue abitudini, i suoi silenzi e le sue grida, ha bisogno dei suoi spazi. Stanno cercando quindi una casetta da affittare nella zona costiera della provincia, da dove, passata la neve, si potrà raggiungere facilmente il centro frequentato da Franco. “Stiamo chiedendo, però qui sono giustamente tutti presi dalle emergenze che sono consapevole siano altre, ma so che non tutti i proprietari di casa ci accolgono a braccia a aperte. Pagheremmo noi, non siamo ricchi, ma la serenità nostra e soprattutto di Franco vale un piccolo sacrificio in più.”
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