Cosa fare

Fracasso alla Balduina con la carica dei Teppautistici musicisti (veri)

Ci siamo chiesti più volte se era possibile per i nostri ragazzotti major 18 autistici fare musica insieme, per puro divertimento. A una certa età molti genitori di autistici cominciano ad abolire dal vocabolario quelle parole chiave che hanno inesorabilmente segnato l’iter di crescita dei propri figli. Una in particolare ci ha portato allo sfinimento e ormai siamo stanchi di ripeterla: “TERAPIA” soprattutto quando fa rima con gioia, sfogo, gioco, sport, libertà. E già perché quando erano bambinetti i nostri teppautistici non andavano a lezione di musica o a equitazione o nuoto ma a musicoterapia, ippoterapia, terapia del nuoto e chi ne ha più ne metta.

BASTA CON I TERAPIZZATI  A TRECENTOSESSANTA GRADI

Insomma a funestare il puro divertimento di un’attività creativa o anche sportiva c’era l’idea che tutto quello che si faceva doveva essere pure terapeutico e cioè si dovevano instillare nel teppautistico anche pillole di socialità, interazione, attenzione, scambi di sguardi, produzione di parole, riduzione di ansia e di aggressività auto-etero. Equivaleva all’idea di un autistico terapizzato a 360 gradi, h24. Della serie tutto quanto è terapia.

Tommy ha macinato chilometri di “musicoterapia” semplicemente perché in famiglia siamo un po’ “musichini”. Magari altri ragazzi autistici da piccoli non l’hanno mai fatta. Ma questo non significa nulla. Perché l’approccio alla musica si può fare a ogni età.

 

FACCIAMO UNA BAND DI PERCUSSIONI?

Mentre cercavamo una strada musicale (e basta) ecco che all’improvviso l’abbiamo trovata  grazie alla caparbia amica Ileana che ci ha presentato la maestra di batteria Aurora Di Rocco.

Aurora parla poco soprattutto è una persona che ascolta con uno sguardo diretto e intenso. Ad illuminarmi mi è bastata una sua sola frase: “noi non facciamo terapia. Questa parola non ci piace”. Detto fatto: un gruppetto di teppautistici lunedì scorso è andato alla scuola di musica dove Aurora insieme alla dott.ssa Flavia Campana fanno lezioni a un gruppo di ragazzi con disabilità. Il corso si chiama “IO S(U)ONO” la sede è a Balduina nell’ OCTOPUS MUSIC FACTORY Via Attilio Friggeri 176 (tel.3487347089). Con Aurora  Flavia e i loro tamburi, piatti, batterie c’è stato subito feeling. Sembrava che i teppautistici non aspettassero altro che entrare in una sala di musica VERA, con strumenti musicali VERI e addirittura pure un pianoforte. L’esperienza presto si ripeterà e magari potrebbe diventare un appuntamento routinario nell’arco della loro settimana sempre più affollata di attività.

Il progetto, ci hanno spiegato Aurora e Flavia, parte dalla musica intesa come mezzo di comunicazione non verbale, fondamentale a livello educativo. E come strumento d’integrazione tra i ragazzi e i musicisti. Una sperimentazione per aprirsi a nuovi orizzonti di espressione e realizzazione personale.

Gli obiettivi principali del corso IO S(U)ONO sono quelli di scoprire le potenzialità musicali dei ragazzi autistici (e non) e, in particolare, la creazione di un’orchestra percussiva. Non meno importante l’apprendimento degli elementi base del linguaggio musicale: suoni, ritmo, melodia, coordinazione motoria. Esattamente gli stessi obiettivi dei bimbi e ragazzi normodotati che s’iscrivono a una scuola di musica.

Prima di realizzare i gruppi Aurora e Flavia ovviamente attraverso uno screening iniziale valuteranno l’approccio musicale con il quale rivolgersi al ragazzo al fine anche di scegliere fra le tante esperienze musicali quella che meglio si presta a stimolare la relazione, la creatività ed il senso ritmico di tutto il corpo.

Per info tel: 393398974056  e-mail: info@acilsentiero.it

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