Lasciate in pace i teneri micini, la “gattoterapia” non cura gli autistici!
Nessuno vieta di far giocare i bambini autistici con i gattini (ammesso che a questi ultimi stia bene) l’importante è che non si pensi che questo possa equivalere a una terapia. E’ una delle tante fantasolluccherose baggianate che tanto piacciono ai fedeli dell’alternativa “dolce” alla scienza. Elenchiamo qui sotto i punti salienti della scuola medica del gatto curativo:
- Stare con cani e gatti fa bene alla salute, anche dei neonati, come ha dimostrato un recente studio canadese.
- La presenza di cani e gatti in famiglia previene l’obesità e allergie, soprattutto nei nati con il taglio cesareo.
- A Tucson, in Arizona, l’Autism Society of Southern Arizona ha avviato una collaborazione con il gattile locale che consente ai bambini autistici di visitare regolarmente la struttura e giocare con i gatti ospitati.
- Il beneficio per i bambini autistici è veramente grande. Dal contatto con i gatti e dalla loro cura, bambini e ragazzi migliorano le loro capacità comunicative. Imparano a relazionarsi con gli altri, acquistano autostima, empatia e fiducia in se stessi. In generale si sentono più sicuri.
Tenero, carino,rassicurante…Un gatto in casa e magari non ci sarà più bisogno di battersi per ottenere i trattamenti consigliati dalle linee guida, meno guerre da fare, tanto denaro risparmiato e poi volete mettere….La soddisfazione di vedere quei gattini che fanno le fusa felici…
Nel video l’iniziativa: “Purrs for Autism” (fusa per l’autismo) dell’Autism Society of Southern Arizona. Gli incontri dei bambini autistici con i gatti si tengono tutti i martedì pomeriggio preso il gattile The Hermitage Cat Shelter.
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