10 Cervelli Ribelli per lo sport: Giulia Antolino allieva di danza
Vi presentiamo uno a uno i protagonisti del progetto 1o cervelli ribelli per lo sport sostenuto da OSO, ogni sport oltre, promosso da Fondazione Vodafone Italia . Sono 10 istruttori di 10 sport diversi e 10 atleti autistici testimonial ognuno di uno sport diverso.
Ecco il ritratto di Giulia Antolino testimonial per la danza. La sua insegnante è stata Martina Amosso.
Giulia Antolino è la testimonial della ginnastica ritmica per il nostro progetto “10 Cervelli Ribelli per 10 sport”. Al primo sguardo Giulia ricorda Cappuccetto Rosso che s’aggira sola nel bosco con il cesto di vivande da portare alla nonnina.
Ma se poi la conosci meglio e soprattutto scopri che sotto quell’aspetto di bimba c’è una donna di 25 anni, ti accorgi che oltre la sua dolcezza, mitezza, timidezza e ingenuità c’è un caratterino determinato, una spiccata personalità, la voglia di stare con gli altri, la richiesta di attenzioni e dimostrazioni di amicizia e affetto.
Come tutte le coetanee, a Giulia piacciono i complimenti, e in questo mostra tutta la sua femminilità. La sua maestra di ginnastica ritmica Martina dice che, di solito, Giulia è allegra e propositiva e le piace molto sentirsi autonoma, fare le cose senza essere aiutata.
A volte però l’umore non è dei migliori. Allora fa anche la “smorfiosetta” e quindi deve essere spronata a lavorare. Giulia vuole essere presa in considerazione come una donna e non una bambina. Certe volte le pesa il fatto di essere accompagnata sempre dai genitori agli appuntamenti come se fosse ancora bambina, ha bisogno di sentirsi grande, forse le piacerebbe uscire con le amiche e chissà andare a comprare le “cose” da donna, come i reggiseni e gli slip nei negozi di intimo.
Un altro aspetto importante nella vita di Giulia è il suo impegno sportivo, una passione quella dello sport che coltiva con costanza, determinazione, e una giusta dose di spirito di competizione. Partecipa a tutte le manifestazioni sportive organizzate dalla Tevere Remo Special Olympics, dove Giulia è una reginetta, coccolata dai maestri e dagli atleti, perfettamente integrata nel gruppo.
Alle gare partecipa con grinta e voglia di vincere. E quando va in trasferta per le competizioni nazionali e internazionali della Special Olympics torna a casa piena di medaglie di energia e di autostima. Per lei è importante perché a volte si chiude in sé stessa come un riccio.
E Martina quando la vede così curva le grida: Stai dritta. Nella vita di Giulia lo sport è il suo impegno quotidiano più amato. Ci racconta il papà Alfredo che la figlia ha iniziato a praticare sport a 12-13 anni con i cavalli, passando poi all’atletica e allenandosi alla corsa per uno o 2 km. Ma la sua passione è stata, ed è anche adesso, il nuoto e, naturalmente il canottaggio con la squadra della Tevere Remo, a cui si è aggiunto da due anni la ginnastica artistica.
Inoltre, conclude Alfredo, Giulia ama lo sci, attività in cui sta migliorando e che gli permette di fare settimane bianche dove trova il piacere di stare in compagnia e di migliorare la sua capacità di vita in autonomia.