Cosa fare

Mi chiamo Stefania, sono autistica, vivo a Como e ho un progetto. Chi mi aiuta?

Non rispondo mai a numeri sconosciuti. Ieri sera l’ho fatto perché ero distratto e quindi Stefania mi ha preso alla sprovvista. Non ho capito quale collega le avesse dato il mio telefono privato, quando mi ha anticipato che voleva da me aiuto per un progetto sull’autismo mi sono messo a ridere: “Guardi io da tanti anni cerco chi aiuti me-ho risposto-ancora non l’ho trovato e quindi sto facendo tutto da solo.” Lei non si è scomposta e ha continuato, come nulla fosse, a dirmi che avrei dovuto aiutarla a trovare qualcuno che sostenesse la sua idea di creare un centro inclusivo, dove persone autistiche avrebbero potuto svolgere un lavoro dignitoso, magari coltivando prodotti della terra, creando una fattoria didattica con animali per organizzare dei tour per ragazzi delle scuole. Insomma tutto a lei sembrava semplicissimo, sarebbe bastato che io, che sono un giornalista, l’avessi messa in contatto con qualcuno che nel suo territorio potesse sostenere finanziariamente il suo progetto.

Ho capito che sarebbe stato del tutto inutile spiegarle come io mi stessi arrovellando da una vita per fare una cosa simile, muovendo mari e monti e coinvolgendo ogni istituzione esistente, dal municipio ai ministeri, facendo tutto il rumore possibile, scrivendo libri, articoli sui giornali più importanti, convegni manifestazioni. Poi due film, un’infinità di passaggi in tv e alla radio. Alla fine quello che sono riuscito a fare l’ho costruito unicamente con mie risorse personali, con il solo conforto di qualche azienda che mi ha generosamente regalato materiali di sua produzione, sollevandomi da alcune spese vive. Detto questo sono ancora all’inizio del cammino, prosciugato e veramente molto stanco.

Non per questo però ho pensato fosse giusto scoraggiare Stefania. La sua è un’idea perfetta, nella sua organizzazione schematica, fosse quello il modulo base su cui lavorasse ognuno che ha disponibilità  dei consistenti budget pubblici, messi a disposizione di chi fa impresa sulla raccolta differenziata di  persone neuro diverse, forse ci sarebbe molta più felicità circolante e meno persone rinchiuse e considerate unicamente come “una retta”, da impiegare  per ottenere il massimo profitto possibile abbassando la qualità dei servizi.

Stefania potrebbe dar lezione a tanti imbonitori che mi capita di ascoltare in giro per l’Italia a vendere chiacchiere per ottenere fondi. Stefania però è sola, è una ragazza autistica, i suoi migliori amici mi pare di capire siano i suoi cani.   (Vedi Profilo Facebook) . Non conosco la realtà della provincia di Como, di sicuro so che è un territorio pieno di risorse e di persone aperte e creative.

Io ho conosciuto  in realtà della bella gente quando  quattro anni fa partecipai al “TedxLake Como” , fu la mia prima uscita pubblica come “cervello ribelle”,  trovai un ambiente sensibile e attento alle fragilità, tanto e vero che ho visto che la prossima edizione 2022 “Uguali diseguali” è proprio sul governo della diversità.

Girerò a questi amici la richiesta di Stefania, potranno indirizzarla meglio di me in un’area dove non ho contatti,  poi non so che altro potrei fare per questa ragazza piena di buona volontà. Vorrei solo dire che la sua spensieratezza nell’abbracciare l’utopia  meriterebbe attenzione da parte di qualche suo concittadino. Io purtroppo sono già totalmente  impegnato in una quotidiana lotta contro il tempo e mi ributterò nella mia battaglia quotidiana contro i troppi mulini a vento che, impassibili, continuano a girare per inerzia mentre io mi consumo. (GN)


MI CHIAMO STEFANIA SONO AUTISTICA E HO UN PROGETTO CHI MI AIUTA? 

Mi chiamo Stefania abito in un paesino in provincia di Como sono una persona con autismo lieve così viene chiamato ma non è così tanto lieve , mille difficoltà nella vita di tutti giorni è tutto un casino è come venire da Marte …
È da tempo che sto pensando a un’iniziativa che sia inclusiva per un impiego lavorativo per le persone autistiche come me : vorrei capire se fosse possibile metterla in pratica!
Il progetto consiste nel trovare un casale fattoria, quindi un ambiente dove fosse possibile ospitare ragazzi autistici per un impiego lavorativo dove sarà possibile prendersi cura di animali da cortile , coltivare l’orto con le varie piantagioni di vegetali e frutti, inoltre sarà possibile far visitare la fattoria didattica ai bambini delle scuole e far vedere i vari animali da cortile e come si progetta un orto.
Trovo interessante anche ricavare uno spazio pensione per cani, allevamento, dove sarà possibile formare personale per la tolettatura e progettare degli incontri di Pet Therapy…
Grazie ai vari ortaggi e frutti che verranno coltivati in questa fattoria didattica, sarebbe possibile poi proporre una vendita diretta a km 0 e in questo modo creare diverse diversi posti di lavoro con diverse mansioni, dove i ragazzi che lavoreranno li saranno affiancati da personale formato specializzato per aiutarli a portare avanti il tutto e lavorare in maniera autonoma.
Mi piacerebbe partecipare a questo progetto in maniera attiva per poter aiutare tanti ragazze e ragazzi ad avere un lavoro socialmente utile e dignitoso e soprattutto a contatto con la natura.
Con la speranza di ricevere presto una vostra risposta porgo cordiali saluti.
Chiedo aiuto a chiunque mi possa aiutare in questa iniziativa…Raccolta fondi ecc.

  Stefania Arrigoni (serenalilly197@gmail.com)

Gianluca Nicoletti

Giornalista, scrittore e voce della radio nazionale italiana. E' presidente della "Fondazione Cervelli Ribelll" attraverso cui realizza progetti legati alla neuro divergenza. E' padre di Tommy, giovane artista autistico su cui ha scritto 3 libri e realizzato due film.

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