Il bambino rosso e blu mi insegue da una vita
Il bambino rosso e blu mi segue da sempre. Era una litania che mi sentivo canticchiare da piccolo da mia nonna perché mi addormentassi. La storia del bambino rosso e blu era monotona e quindi invitava al sonno, descriveva semplicemente quello che avesse di rosso e blu: aveva le scarpe rosse e blu, le mani rosse e blu, gli occhi rossi e blu….Continuava all’infinito finché crollavo.
Trent’anni dopo circa scrissi un libricino con una storia folle di un bambino che, pedalando in salotto con il triciclo, riusciva a entrare in dimensioni parallele facendo incontri surreali. In una di queste sue uscite dal mondo incontra appunto il bambino rosso e blu che gli racconta la sua storia. Il libro non lo pubblicai mai, la mia amica bolognese e groupie indefessa e tricostimolata Malo (Marzia Rurali) mi fece addirittura una bellissima veste grafica. La illustrò il bravissimo Ivan Murgia. Venne un vero gioiello ancora ne conservo il file che non riuscii a pubblicare. Oggi potremmo farlo, dovrei rintracciarli, sarebbe l’occasione per dare giustizia al loro lavoro. Non so se avrò abbastanza vita per farlo, altri 40 anni sarebbero troppi.
Un’altra amica oggi lontana me ne stampò una copia unica. Resiste ancora nella mia libreria. Fu il primo libro che scrissi l’anno che iniziai a lavorare alla Rai. Al tempo lo proposi al mio editore ma non mi dette seguito, ero un’altra persona, specchio di cinismo e spietatezza, come raccontatore di favole non sarei stato credibile. Il primo libro pubblicato lo scrissi infatti sugli orrori della televisione.
Passano ancora quaranta anni e mio figlio Tommy, artista dal cervello ribelle mi disegna di nuovo un bambino rosso e blu. Forse è l’inizio di una nuova storia. Potrebbe esserlo sicuramente, la mia estate ha come impegno un libro per bambini piccoli. Io dovrò scrivere il testo e Tommy illustrarlo, potrei farci entrare quel bambino rosso e blu che mi insegue dalla culla e mi seguirà fino alla bara. Oggi sarà un omino rosso e blu, invecchiato anche lui, forse più saggio di me sicuramente. Dovrei riflettere sul mio essere rosso e blu, un mix di errori veniali e gravissimi.
Le notti in campagna trapassate dalle cicale mi sapranno consigliare.
PS
L’immagine del bambino rosso e blu che danza nel bosco in apertura di questo pezzo l’ho composta con un software di Intelligenza artificiale con tre righe di prompt e tre minuti di tempo.