Che ne facciamo dei giganti?
Tommy e i teppautistici come dei giganti, ovviamente buoni, capaci di contenere migliaia di pensieri segreti, di emozioni nascoste, di gioie e di dolori silenziosi. Pesanti con amore sulle spalle di nani che non li mollano con le braccia e gli occhi di madri, padri, fratelli, sorelle, operatori, amici. Figure che purtroppo non vivono nelle favole, ma in una realtà difficile che a 18 anni li butta fuori dal libro, negando loro una definizione precisa.
Prima di cominciare una nuova storia, con altri ostacoli e mostri da superare, i giganti hanno deciso di sbeffeggiare gli autori, e hanno improvvisato, forse inconsapevoli, il capolavoro della loro festa di 18 anni. Questa volta hanno preso loro tutti sulle spalle per trascinarli, grazie ad una musica incessante, in un luogo magico con una grande pianta al centro e intorno scrivanie piene di progetti di palazzi, giardini e ponti. Tommy, Benedetta, Giacomino hanno suonato, ballato, baciato, sollevato chiunque pensava di ritrovarsi in una semplice festicciola di ragazzi, magari anche un po’ sfigata ed è finito nel party dell’anno con tanto di luci colorate e burlesque.
Hanno superato le divisioni, e sì sono stati per un po’ tranquilli seduti intorno ad un tavolo a mangiare pizzette, ma poi si sono alzati per mettersi a servire prosecco, a far volteggiare l’operatrice tangera, a suonare tamburi con ogni tipo di ritmo, a corteggiare la ballerina più irragiungibile.
Loro, i nostri teppautistici giganti, è sembrato che per una notte ridessero del loro peso.
Andrea Gianfelice, fumettista romano, frequentatore dei locali trasteverini, entrato per caso nello studio Transit, ha deciso allora di rappresentare così Tommy e i suoi amici, 18 enni o quasi, nel giorno prima dell’inizio di una nuova, grande sfida. Un’impresa titanica nella quale non dovranno esser lasciati soli, per non far smettere la musica, non far spengere le luci e proseguire la costruzione di strade, giardini, ponti su cui farli continuare a ballare.
Scrive Andrea Gianfelice Grazie Valeria Scafetta per l'invito di ieri sera.Un disegno non è molto, ma tant'è cmq auguri a Tommaso! Una festa per i 18 anni di Tommi, figlio del giornalista Nicoletti, affetto da autismo al grido di: "Che bello Tommy ha 18 anni e non è più autistico.." Nicoletti ha anche voluto fare luce sul tema della perdita del diritto all'assistenza per le famiglie e per i ragazzi stessi, investiti da questa misteriosa e difficile condizione, con il compimento dei 18 anni di età. Caso che avevo sentito dibattere più volte, proprio perchè portato alle cronache in diverse occasioni grazie alla notorietà e visibilità di Nicoletti stesso.. A parte la piacevole serata in cui tra musica, chiacchiere, spumante e succhi di frutta, tutti stavano con tutti dimostrando di poter vivere in maniera diversa e almeno per una volta, forse, più leggera, una realtà così complicata. Il problema per molti resta e non riguarda solo questa, ma anche altre realtà di patologia in ambito familiare e a me viene solo una domanda: che ne facciamo dei giganti?
VALERIA SCAFETTA
Giornalista e saggista. Ha realizzato reportage per le Nouvel Observateur e inchieste per riviste specializzate in psicologia. Ha curato l’ufficio stampa per eventi culturali e politici. E’ madre di due bambini non autistici ma è sinceramente appassionata di #teppautismo.