Cosa fare

Autistici coraggiosi….Pasticceri, tortellanti, ortolani e….Presto saprete!

Abbiamo parlato di “idee coraggiose”, le sole che potranno risarcire le famiglie di autistici del tempo bruciato per i loro balzani figlioli. Alcune di queste idee stanno dando i loro frutti e hanno solide fondamento in un impegno concreto e strutturato da parte di genitori che hanno abbandonato il tempo della lamentela e del monachesimo di clausura. A Mogliano Veneto si sta muovendo un progetto interessante che coinvolge un istituto alberghiero, delle famiglie organizzate e  dei ragazzi autistici in eta “da uscita”, destinati altrimenti al triste giro delle reclusioni indifferenziate. A Modena sono partiti alla grande i fabbricatori di tortellini del “Tortellante” , di cui spesso abbiamo raccontato le gesta, anche loro grazie alla tenacia e perseveranza di un gruppo di genitori che ha saputo stabilire un rapporto di reciproca soddisfazione con le amministrazioni locali. Presto qualcosa del genere avverrà anche a Roma, ci piacerebbe anticiparvelo, ma per scaramanzia aspettiamo ancora qualche giorno prima di suonare le trombe….Per ora vi ricordiamo che i nostri “Autistici e giardinieri” stanno per riprendere le zappe in mano


Autistici e pasticceri a Mogliano Veneto 

Un laboratorio di pasticceria attualmente frequentato da sei ragazzi e una ragazza con autismo. Tutti di età compresa tra i 18 e i 24 anni che hanno completato il ciclo di studi presso istituti alberghieri della zona. Il laboratorio, attualmente, utilizza gli spazzi messi a disposizione dall’istituto Costante Gris di Mogliano Veneto. Camilla, Alberto, Andrea, Matteo, Daniele, Nicolò e Mattia, coordinati da Stefania e assistiti dai volontari dell’associazione (per tre giorni alla settimana) si impegnano con soddisfazione a produrre biscotti e dolciumi molto apprezzati. In un ambiente giovane, positivo, e ricco di stimoli, i ragazzi apprendono e mettono in pratica le attività imparate, ognuno in funzione delle proprie predisposizioni. Le materie prime necessarie per il laboratorio vengono accuratamente selezionate, infatti vengono utilizzate selezioni di grani antichi prodotti in Puglia nella provincia di Brindisi e macinati freschi.

«Ci siamo resi conto che con attenzione, delicatezza e determinazione questa situazione si può cambiare e per questo abbiamo deciso di investire le nostre energie e le nostre risorse in un progetto capace di costruire oggi un presente ed un futuro migliore, dove integrare le persone autistiche non perché bisognose di aiuto, ma perché portatrici di competenze e di benessere. Dopo aver concluso il ciclo scolastico le ragazze e i ragazzi con autismo, non hanno nessuna prospettiva lavorativa. Qualcuno finisce nei Ceod, qualcuno nelle strutture di contenimento, qualcuno viene chiuso in casa. Parliamo di persone che spesso hanno risorse e competenze inaspettate, un patrimonio collettivo da coltivare e valorizzare, non un “peso sociale”. Forse per questo motivo in diverse parti d’Italia, negli ultimi anni, “fioriscono” iniziative da parte di associazioni di famiglie che tentano di dare una risposta a un problema sociale grave e impellente. Questo progetto rappresenta il nostro tentativo di dare una risposta a questo problema che ci coinvolge in prima persona» concludono gli ideatori del progetto, un gruppo di famiglie con figli autistici sempre più consapevoli che oggi i ragazzi con autismo sono esclusi dal mondo del lavoro e dall’interazione sociale.  (da Treviso Today)


I ragazzi autistici del “Tortellante” a Modena

 La “pasta che libera tutti” é lo slogan del prodotto che nasce al “Tortellante, il laboratorio didattico ideato nel 2016 dall’associazione ‘Aut Aut’ di Modena, dove ragazzi delle scuole medie superiori e giovani adulti autistici imparano, con l’aiuto delle cosiddette “sfogline”, a confezionare pasta fresca fatta a mano, in particolare tortellini.

Dall’esperienza del “Tortellante” si é costituita quest’anno l’omonima Associazione di promozione sociale, riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna, che ha lo scopo di migliorare l’autonomia e la socializzazione e insegnare un mestiere a chi soffre di disturbi dello spettro autistico.

Taglio del nastro per la nuova sede, nella centralissima via Borelli a Modena, oggi pomeriggio con il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, il sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, e lo chef Massimo Bottura, che assieme alle famiglie e ai volontari sono da sempre sostenitori del progetto.

Situata nella palazzina a due piani dell’ex Mercato Ortofrutticolo, ospita al piano terra il laboratorio di pasta fresca e al primo piano la parte residenziale dove le persone autistiche che frequentano il laboratorio (25 partecipanti, tra i 15 e i 25 anni) potranno anche sperimentare, inizialmente per brevi periodi, la vita domestica e in gruppo al di fuori della famiglia di origine.

“Un bellissimo esempio di come si possa dare risposta ai bambini e ai giovani affetti da disturbi dello spettro autistico, che chiedono di non essere isolati dal resto del mondo- sottolinea Bonaccini-. Un progetto di cui andare fieri, nato per offrire a queste persone la prospettiva di una vita adulta indipendente nella comunità, e ancora più meritorio perché riesce a coinvolgere servizi, volontari, famiglie. Da parte nostra- aggiunge il presidente- siamo da anni attivi su questo fronte, sia attraverso uno specifico programma regionale a cui anche nel 2018 abbiamo destinato 1 milione e 200 mila euro, sia con progetti finalizzati a offrire un’assistenza sempre più mirata ai bisogni dei pazienti e pensata rispetto alla situazione clinica e alle esigenze delle famiglie. E proprio nei giorni scorsi- conclude Bonaccini- un progetto della Regione, con l’obiettivo di qualificare ulteriormente strutture e servizi per le persone con disturbi dello spettro autistico, ha ottenuto 1 milione di euro di finanziamento dall’Istituto superiore di sanita’”.

Nel 2017, in Emilia-Romagna i bambini e i ragazzi con meno di 18 anni affetti da disturbo dello spettro autistico in carico alle strutture territoriali di Neuropsichiatria infantile delle Ausl dell’Emilia-Romagna sono stati oltre tremila, 518 dei quali nell’Azienda sanitaria di Modena. Gli adulti affetti da autismo raggiunta la maggiore età vengono assistiti dai servizi territoriali. (da: Il Resto del carlino)


Autistici&Giardinieri alla Luiss di Roma,  sempre più attivi e pronti per una nuova stagione

“Autistici & Giardinieri” è un progetto di Orticultura destinato a ragazzi con disturbi dello Spettro Autistico. È stato fortemente voluto dal Direttore Generale LUISS, Giovanni Lo Storto, sviluppato con il sostegno di Fondazione Terzo Pilastro con il Community Gardening della LUISS che vede come partners: Onlus Insettopia,  e la factory “Cervelli ribelli” .  Per l’aspetto clinico abilitativo ci si avvale dello staff tecnico  del Centro Aita formato da medici specialisti in Neuropsichiatria Infantile e psicologi clinici.

Sono coinvolti ragazzi/e neurodiversi, famiglie, operatori, guidati con rigore scientifico ed efficacia gestionale da un Team di professionisti specializzati. Il progetto genererà occasioni di comunicazione con il pubblico interno all’Ateneo (management, corpo docente, studenti), gli stakeholder istituzionali, gli interlocutori scientifici (sul tema della neurodiversità), il territorio, i professionisti della comunicazione e la community degli addetti ai lavori.

Il progetto rappresenta un’innovazione nel settore ed è finalizzato a costruire un modello di inclusione sociale di ragazzi autistici: di tipo abilitativo, replicabile, strutturato. Nel triennio in corso (2018-2020) si sta passando dalla fase di sperimentazione e di messa a punto delle fasi precedenti (2015-17) a un vero e proprio progetto di Corporate Social Responsability strategico.

Redazione

La redazione di "Per Noi Autistici" è costituita da contributori volontari che a vario titolo hanno competenza e personale esperienza delle tematiche che qui desiderano approfondire.

Lascia un commento

Pulsante per tornare all'inizio