Manuale di “sopravvivenza” alla relazione per persone autistiche a funzionamento più elevato
Chi abbia la consapevolezza della sua neurodiversità saprà che non è proprio facilissimo per lui comprendere i comportamenti sociali altrui, quanto poi è altrettanto difficile stemperare i propri per non creare imbarazzo e incomprensione nelle proprie quotidiane relazioni. Qualcuno dirà che per lui non è un problema, ma tutti si auspica possano aver diritto a una vita sociale serena e soprattutto l’accesso al mondo del lavoro, dove la gestione corretta delle relazioni è fondamentale.
Le abilità sociali sono le competenze che le persone nuerotipiche mettono ogni giorno in atto per poter avere delle interazioni con altri esseri umani. Esiste però una parte dell’umanità definibile “nello spettro autistico” in cui una delle caratteristiche più comuni è proprio quella di avere grtande difficoltà ad apprendere naturalmente tali fluidificatori di relazione, questo naturalmente provoca una limitata qualità di vita relazionale, ritiro sociale, sofferenza emotiva.
Nelle forme di autismo con un funzionamento molto elevato è ancora più difficile che nella vita sociale sia così chiaro a tutti che esiste un problema, anzi spesso si equivoca bollando l’anomalia nelle convenzioni che regolano ogni relazione come disturbo della personalità, aggressività, maleducazione.
Questo manuale può aiutare molto a recuperare queste competenze, laddove siano carenti, attraverso un metodo strutturato che permette la comprensione dei segni per taluni “invisibili” che si scambiano le persone relazionandosi, come di valorizzare le competenze esistenti.
L’autismo è una condizione umana in cui si presentano alcune caratteristiche particolari. La disabilità dell’autismo spesso è generata dalla difficoltà di modulare queste caratteristiche individuali rispetto alle richieste/abitudini/convenzioni del mondo esterno costituito per il 99% da persone neurotipiche.
Il fatto che le persone con autismo, nella maggior parte dei casi, restino sole non è una scelta bensì l’esito di reiterati fallimenti di tentativo di incontrare l’altro, di comunicare, di costruire amicizie e relazioni. In altri termini, le persone con autismo hanno desiderio di incontrare gli altri, di costruire relazioni amicali, di avere una fidanzata/un fidanzato, ma quello che manca è come farlo, la competenza, l’abilità, in breve: lo skill.
Questo testo è stato pensato per fornire una guida pratica e semplificata ai professionisti impegnati e formati in questo settore che conducono gruppi con persone con autismo di funzionamento più elevato (livello 1 di autismo secondo il DSM 5), in età adulta-tardo adolescenziale, una sorta di manuale di sopravvivenza sociale per insegnare alle persone autistiche alcune strategie che permettano loro di vivere meglio, con meno disagio, nell’ambiente che le circonda.
Dopo una prima parte introduttiva sui Disturbi dello Spettro Autistico e la teoria dei SST, viene proposto un vero e proprio schema di percorso-tipo di circa sei mesi con sedute una volta a settimana volto a migliorare le abilità sociali.
ROMINA CASTALDO, STEFANIA BARI , GABRIELLA TOCCHI, ROBERTO KELLER; Manuale di Social Skills Training nell’intervento con persone con autismo in adolescenza ed età adulta: Editore Tecniche e strumenti per la professione: Milano marzo 2021 € 10,90